La demenza, a differenza del Centro Sollievo, non si ferma e le famiglie si trovano in questo periodo a dover affrontare anche l’emergenza data dalla gestione di una problematica così invalidante e che causa un peso assistenziale molto alto su chi si occupa h24 di una persona con questa patologia. La reclusione forzata, che tutti stiamo vivendo come complessa e difficile da gestire, diventa, nelle famiglie da noi seguite, un’ulteriore difficoltà. Le giornate paiono dilatarsi e la noia amplifica quelli che vengono chiamati, dagli addetti ai lavori, i disturbi comportamentali: ansia, agitazione psicomotoria, apatia e alle volte aggressività, sia verbale che fisica.
Ci si è pertanto chiesti come poter essere d'aiuto ai nostri familiari non potendo al momento essere fisicamente presenti nel nostro Centro Sollievo e, assieme alla coordinatrice del progetto sollievo per l’ULSS 9, la dr.ssa Silvana Monchera, e ai professionisti che operano nelle altre associazioni del territorio, si è deciso di continuare ad essere operativi a distanza.
Per questo motivo OMNIA sta portando avanti il suo operato portando il Centro Sollievo a casa delle famiglie che si occupano di anziano con deterioramento cognitivo, prendendo in carico tutto il nucleo familiare, che appare inscindibile in questo tipo di problematica.
OMNIA ha inviato alle famiglie una mail con suggerimenti di attività da svolgere in questo periodo con i propri anziani, al fine di creare dei momenti occupazionali che possano dare al malato una nuova routine, in sostituzione a quella interrotta dall’attuale emergenza sanitaria.
Si è cercato di suggerire attività praticabili in casa senza troppa difficoltà, come attività di cucina, giardinaggio, pulizia della casa, oltre a momenti maggiormente ludici come l’ascoltare musica e il riguardare vecchi album fotografici. Tutto ciò può diventare stimolazione cognitiva, in grado di mantenere le capacità residue della persona con demenza e capace di attivare la parte più “calda”, quella legata alle emozioni, per arrivare poi a realizzare il vero obiettivo primario degli interventi, ovvero creare benessere e aumentare la qualità di vita.
Sono state date ai caregiver, inoltre, alcune indicazioni e consigli sugli atteggiamenti e sui comportamenti da tenere nei confronti del proprio caro, in modo tale che questi possano essere il più possibile momenti di piacere e non di fatica per entrambi gli attori: ciò che deve avere la precedenza non è la qualità del risultato ottenuto ma lo stato d’animo che l’attività lascia, il sentirsi utili e capaci, il sentirsi parte attiva di un tessuto sociale e familiare, il ritrovare una quotidianità spesso persa a causa di un decadimento che ha tolto, con il tempo, anche una parte dell’identità della persona con demenza.
È stato proposto un monitoraggio periodico della gestione degli anziani, con telefonate al caregiver principale per verificare come procede la quotidianità fino alla possibilità di riapertura del centro sollievo. Oltre a ciò, ci siamo messi a disposizione tramite la reperibilità telefonica delle cinque psicologhe che operano nel centro, dal lunedì al venerdì, sia in una fascia mattutina che in una pomeridiana, in modo tale che le famiglie possano rivolgersi a loro per capire come gestire situazioni di emergenza che si possono trovare a vivere.
Per i caregiver che ne sentissero la necessità vi è la possibilità di concordare e fissare degli appuntamenti per colloqui di sostegno psicologico telefonici o tramite videochiamata, sempre con le psicologhe che gestiscono le attività del Centro Sollievo, formate in psicologia dell’invecchiamento ed in neuroscienze.
In questo modo si è cercato di mettere in atto strategie concrete per sopperire alla “mancanza” di un rapporto umano “di persona” e di un gruppo, come quello che si crea all’interno del centro sollievo, che fa ritrovare agli utenti una socialità, spesso interrotta dall’avanzare della patologia.
Importanti e positivi sono stati i primi feedback ottenuti dalle famiglie, entusiaste dalla proposta, che si sono sentite un po’ meno sole, in una situazione generale che ci sta togliendo una parte del sostegno dato dal nostro tessuto sociale.
Solitamente il Centro Sollievo di OMNIA Impresa Sociale è aperto con le sue attività di stimolazione cognitiva rivolta agli anziani dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.00, mentre i colloqui di sostegno psicologico offerti ai familiari vengono fissati in base alla disponibilità degli stessi, in modo tale da permettere di usufruire di questo servizio anche alle persone che lavorano o che hanno bisogno di essere sostituiti, nel ruolo di caregiver principale, da altri componenti della famiglia.
Il servizio per questo periodo di emergenza è già attivo per tutte le persone seguite all’interno del Progetto Sollievo e OMNIA Impresa Sociale rimane a disposizione anche di famiglie e persone non già seguite e che hanno bisogno di sostegno ed aiuto in questo momento storico di emergenza.
E’ possibile contattare l’associazione tramite i numeri telefonici 3270610614 e 3270610278, tramite il sito internet www.omniaimpresasociale.it e all’indirizzo e-mail [email protected]